I prestiti personali sono finanziamenti che vengono richiesti alle banche e alle finanziarie senza l’obbligo di indicare la destinazione della somma. Il richiedente ha l’obbligo di restituire la somma versando rate periodiche, in genere mensili, secondo il piano di ammortamento stabilito in fase di stipula del contratto. Trattandosi di un prestito non finalizzato, la somma, se concessa, viene erogata direttamente al cliente.
Trovare il prestito piĂą conveniente
Se hai intenzione di richiedere un prestito, devi fare attenzione a tutti i dettagli del contratto, tenendo conto delle spese accessorie. Ci sono spese di istruttoria, di incasso e di gestione della rata, l’imposta di bollo contrattuale, le spese di gestione della pratica e dell’eventuale copertura assicurativa. L’assicurazione, però, può essere obbligatoria o facoltativa. In ogni caso, prima di sottoscrivere il contratto, richiedi un preventivo e calcola la rata del prestito.
Come ottenere un prestito
Per ottenere un prestito personale, occorre essere in possesso di alcuni requisiti, che verranno valutati dalla finanziaria per decidere se concedere il prestito o meno. Infatti, la banca ha necessità di accertarsi che la somma sia restituita nei tempi stabiliti dal contratto. In primo luogo, per ottenere un prestito, è necessario avere un’età tra i 18 ed i 70 anni, anche se alcune banche concedono prestiti anche per gli over 70. Poi, bisogna avere un reddito dimostrabile ed essere titolari di un conto corrente bancario. Inoltre, le finanziarie calcolano attraverso metodi statistici la solvibilità del cliente, considerando anche il rapporto tra la rata periodica ed il reddito del soggetto richiedente, che non deve superare il 30%. Come ultima verifica, la banca controlla il CRIF, ovvero la banca dati della centrale rischi, che può comunicare se un soggetto è inadempiente o ritarda nei pagamenti. Eventualmente, possono essere richieste delle garanzie accessorie, come ad esempio la firma di soggetti coobbligati che possano assumersi la responsabilità della restituzione della somma in caso di inadempimento da parte dell’obbligato principale.
Calcolo rata del prestito
Per calcolare la rata del prestito bisogna considerare tutte le variabili che concorrono a formare tale rata. In primo luogo il TAN, cioè il tasso annuo nominale, che corrisponde agli interessi applicati dalla banca al denaro in prestito, ed il TAEG, cioè un indicatore che comprende tutte le spese a carico del cliente, ad esempio i costi di gestione, o le eventuali spese assicurative. Proprio per questo, ad un TAEG più basso, corrisponderà anche una rata più bassa, anche a parità di TAN. Una volta conosciuti tali parametri, è possibile utilizzare un calcolatore automatico della rata del mutuo, scrivendo, ad esempio “calcola rata prestito” sul motore di ricerca. I parametri da inserire riguardano il capitale ricevuto in prestito, la durata del prestito, il tasso di interesse (a tale voce è preferibile inserire il valore del TAEG), la frequenza delle rate. In alternativa, è possibile impostare una tabella di calcolo su un foglio Excel e servirsi di questo strumento per il calcolo della rata.
Estinzione del prestito
La legge permette di estinguere il prestito anticipatamente, rimborsando l’importo dovuto anche prima della scadenza del contratto. Qualora si decidesse di optare per questa soluzione, bisogna rimborsare il capitale residuo nonché gli interessi maturati al momento dell’estinzione del debito. Inoltre, è necessario pagare un indennizzo, che ammonta al massimo all’1% dell’importo rimborsato anticipatamente. In alternativa, è possibile ricorrere al consolidamento dei debiti. Si tratta di una procedura che consente di accorpare in una sola rata più rate di diversi prestiti personali. Per estinguere i debiti accorpati, poi, è possibile richiedere un finanziamento ulteriore volto a coprire le somme residue. In questo modo, si evita il sovraindebitamento, concordando con una finanziaria un nuovo piano di ammortamento più vicino alle esigenze economiche del cliente.